COPENHAGEN

2 days / 15 talks
Awesome and great blog

January 25-27
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Biblioteca Carducci

30 settembre

ore 16:00

Scritture afroitaliane, Parte I

Igiaba Scego, con Lara Ricci

Alcuni degli scrittori e scrittrici più interessanti del panorama letterario italiano dei nostri tempi sono autrici italiane afrodiscendenti. E la loro letteratura ci offre, fra le altre cose, la possibilità di immaginare – e cogliere nelle sue molteplici forme di concretezza – un ponte ideale fra le letterature africane e quella del nostro paese, fra storie, aspirazioni e attualità del passato coloniale. La serie di due appuntamenti “Scritture afroitaliane” vedranno la partecipazione di Igiaba Scego (30 settembre) e Anna Maria Ghenyei con Ubah Cristina Ali Farah (1 ottobre), in dialogo con la critica e giornalista della Domenica del Sole 24 Ore Lara Ricci.


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Igiaba Scego

è nata a Roma nel 1974. Collabora con La Lettura – Corriere della Sera e Internazionale. Tra i suoi libri: Pecore nere, scritto insieme a Gabriella Kuruvilla, Laila Wadia e Ingy Mubiayi (Laterza 2005); Oltre Babilonia (Donzelli 2008); La mia casa è dove sono (Rizzoli 2010, Premio Mondello 2011), Roma negata (con Rino Bianchi, Ediesse 2014), La linea del colore (Bompiani 2020, Premio Napoli), Figli dello stesso cielo (Piemme 2021), Cassandra a Mogadiscio (Bompiani 2023, candidato al Premio Strega) e l’antologia Africana. Raccontare il continente al di là degli stereotipi, curato insieme a Chiara Piaggio (Feltrinelli, 2021). Le sue opere sono tradotte in molte lingue.

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Lara Ricci

italocanadese, è curatrice delle pagine di letteratura e poesia di «Domenica», l’inserto culturale del Sole 24 Ore. Si occupa principalmente di letteratura e poesia – con particolare attenzione agli autori africani e della diaspora o provenienti dai popoli indigeni (dai Sami ai San) – ma anche di molti altri argomenti tra cui neuroscienze, genetica, fisica, antropologia, ambiente, diritti umani. Insegna giornalismo all’università di Losanna e ha vinto il Premio Voltolino per la divulgazione scientifica nel 2004 e altri riconoscimenti giornalistici o letterari, come il Premio nazionale di poesia Maria Cumani Quasimodo.


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Nuovo Cinema Castello

30 settembre

ore 9:30

Rafiki

Un film di Wanuri Kahiu – Introduzione di Alessandro Jedlowski

Rafiki è un film drammatico keniano del 2018 diretto da Wanuri Kahiu. È la storia di amicizia e tenero amore che cresce tra due giovani donne, Kena e Ziki, in mezzo alla famiglia e alle pressioni politiche sui diritti LGBTQ+ in Kenya. Il film ha avuto la sua prima internazionale nella sezione Un Certain Regard a Cannes nel 2018: è stato il primo film keniano ad essere proiettato nella storia del festival.


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Wanuri Kahiu

nata nel 1980, è una regista, produttrice e scrittrice keniana. È unanimemente considerata una delle figure fondamentali della vibrante scena artistica africana dei nostri tempi. Ha diretto circa dieci film, e Rafiki è la sua opera più nota e premiata

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Alessandro Jedlowski

è un antropologo dei media, attualmente professore associato di Studi africani presso Sciences Po Bordeaux. Le sue ricerche si sono concentrate principalmente sulle culture visuali contemporanee africane. Collabora regolarmente con festival cinematografici in Francia, Italia e Nigeria e con riviste scientifiche e divulgative internazionali e italiane (The Journal of African Cultural Studies, African Studies Review, Lo Straniero, Gli Asini, The Conversation e altre).


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Parco di Villa Montesca – La Limonaia

29 settembre

ore 23:00

KHALAB
Con Fresco e novenove



Dalle tribù ancestrali alle profondità cosmiche, dalla giungla alle megalopoli, dall’inconscio più remoto alla proiezione dell’Africa futura, fra psiche e cosmo, fra deserto e navicelle spaziali: sono questi i territori musicali esplorati da Khalab, ospite di CaLibro Africa Festival per un imperdibile DJ-set.

Raffaele Costantino, in arte Khalab, è un musicista, DJ, produttore e conduttore radiofonico. Conduce MusicalBox ogni sera su Radio 2. Con il suo alter ego Khalab sperimenta nuovi incroci tra musica elettronica e tradizione africana. Il suo ultimo e acclamato lavoro è Layers (Hyperjazz, 2023). Fra le altre cose, ha collaborato con un collettivo di musicisti maliani del un campo di rifugiati M’berra, in Mauritania – esperienza da cui è nato un disco per Real World, M’berra –, e fatto ricerca nell’archivio sonoro coloniale del Royal Museum For Central Africa di Bruxelles. E ora Layers rappresenta il culmine di un viaggio cominciato con la sintesi di ritmi ancestrali e sperimentazione elettronica e che lo ha portato, in questo suo nuovo album, a rendere omaggio agli incontri che facciamo e alle persone che costellano il nostro cammino: ovvero agli strati che, di volta in volta, aggiungiamo alle trame colorate e intricate delle nostre vite.

A CaLibro Africa Festival affiancano Khalab i DJ Fresco e novenove.

Fino a venerdì 29 potrai usufruire dell’offerta CaLibro Africa Festival ed acquistare ticket consumazioni nelle combinazioni “DUE BEVUTE” o “BEVUTA PIÙ PIZZETTA” a soli €10 presso il bar La Caina.Per maggiori info +39 329 047 5224 


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Teatro degli Illuminati

29 settembre

ore 21:00

Damon Galgut

Con Ludovica Lugli, e con Simone Nocchi (pianoforte) e Andrea Biagini (flauto)

Damon Galgut è uno scrittore sudafricano e, con La promessa, il vincitore del Booker Prize, il premio più importante per la letteratura anglofona. È, semplicemente, uno degli scrittori più importanti, interessanti e riconosciuti del panorama letterario globale. A CaLibro Africa Festival verrà intervistato sulle sue opere dalla giornalista del Post Ludovica Lugli, e offrirà un reading accompagnato dai musicisti locali Simone Nocchi e Andrea Biagini, dell’Ensemble Suono Giallo: sentiremo dalla voce dell’autore alcuni passaggi da La promessa, un dramma epico che si dispiega al ritmo dell’incessante marcia della storia nazionale del Sudafrica, fra risentimento, rinnovamento e infine speranza.


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Damon Galgut

nato a Pretoria nel 1963, è tra gli scrittori di maggior successo della generazione letteraria sudafricana post-apartheid. Il suo esordio letterario avviene a soli 17 anni con il romanzo A Sinless Season (1984) seguito da una raccolta di racconti intitolata Small Circle of Beings (1988) e dai romanzi The Beautiful Screaming of Pigs (1991) e The Quarry (1995) dal quale sono stati tratti due film. Le Edizioni E/O hanno pubblicato In una stanza sconosciuta (2011), selezionato per il Man Booker Prize, Estate artica (2014), La promessa (2021), vincitore del Booker Prize, Il buon dottore (2022), che ha vinto il Commonwealth Writers Prize per l’Africa ed è stato selezionato per il Man Booker Prize, e L’impostore (2023). È membro straniero onorario dell’American Academy of Arts and Letters. Vive a Città del Capo, in Sudafrica.

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Ludovica Lugli

è nata a Modena nel 1991. È una giornalista del Post e, insieme a Giulia Pilotti, l’autrice del podcast sul mondo dei libri Comodino.

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Simone Nocchi

pianista, si è formato con Andrea Pestalozza e presso la scuola di musica di Fiesole con il Trio di Trieste e Maureen Jones. Collabora stabilmente come professore d’orchestra con l’Orchestra Haydn di Bolzano. Con l’Ensemble Suono Giallo ha collaborato con alcuni dei principali compositori della scena musicale internazionale. Svolge un’intensa attività concertistica in Italia e all’estero per istituzioni e festival.

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Andrea Biagini

flautista, si dedica principalmente alla musica nuova sia in veste di solista che in formazioni cameristiche. È un membro dell’Ensemble Suono Giallo. Salvatore Sciarrino ha scritto per lui “Fogli per giovani fauni” per flauto solo. È esecutore di numerose prime assolute di alcuni dei principali compositori contemporanei. Porta avanti una densa attività concertistica internazionale ed è membro del collettivo musicale Opificio Sonoro.


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Biblioteca Carducci

29 settembre

ore 18:00

The Passenger: Nigeria

Con Cheluchi Onyemelukwe-Onuobia e Chiara Piaggio

Ogni numero di The Passenger, rivista della casa editrice Iperborea, è una raccolta di inchieste, reportage letterari e saggi narrativi che formano il ritratto della vita contemporanea di un luogo e dei suoi abitanti, attraverso la testimonianza di scrittori, giornalisti ed esperti locali e internazionali. Uno dei numeri più interessanti è dedicato alla Nigeria, e a CaLibro Africa Festival ne parlano due delle protagoniste: Chiara Piaggio e Cheluchi Onyemelukwe-Onuobia. Si confronteranno su un paese che, fin dalla sua indipendenza dal Regno Unito nel 1960, è vissuto in uno stato di crisi permanente, ma che allo stesso tempo sa esprimere un dinamismo raro e una sorprendente inventiva: nessun altro paese del continente africano è permeato dalla stessa vivacità, a partire dal rifiuto di sempre più giovani di voltarsi dall’altra parte davanti all’ingiustizia e alla violenza.


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Cheluchi Onyemelukwe-Onuobia

è scrittrice, docente universitaria e avvocata. Insegna diritto alla Babcock University ed è direttrice del Centre for Health Ethics Law and Development, un’organizzazione non governativa senza scopo di lucro che si occupa di promuovere il diritto alla salute in vari paesi dell’Africa. È managing partner di Health Ethics and Law Consulting, una società nigeriana di consulenza legale e politica sanitaria. Con il suo primo romanzo, Due vite, due donne (E/O 2022), tradotto in diverse lingue, ha vinto il Nigeria Prize for Literature affermandosi come uno dei più brillanti talenti letterari del suo paese. Vive tra la Nigeria e il Canada.

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Chiara Piaggio

laureata in Filosofia e specializzata in Antropologia, si occupa da circa vent’anni di sviluppo e di cultura africana contemporanea. Ha compiuto numerose missioni in sedici Paesi africani, per conto di UniCredit Foundation, Pierri Philanthropy Advisory e altri. Collabora con alcune testate tra cui “MicroMega” e “The Passenger”. Organizza incontri e dibattiti (tra gli altri, per il Ministero degli Affari Esteri e per il Festival del Cinema Africano, d’Asia e America Latina). Per Feltrinelli ha curato l’antologia Africana con Igiaba Scego. In Francia ha collaborato con Gallimard e con il Louvre.