COPENHAGEN

2 days / 15 talks
Awesome and great blog

January 25-27

facciata di Palazzo Vitelli a Sant’Egidio, piazza Garibaldi

3 Luglio

dalle ore 21:00
Proiezioni

Dal tramonto all’arte

Pensieri d’arte sulla facciata di Palazzo Vitelli


Decine e decine di partecipanti – storiche e storici dell’arte, artiste e artisti, direttrici e direttori di museo, curatrici e curatori di diverse generazioni e provenienze, ma anche autrici e autori di altri ambiti – hanno inviato una “definizione” di arte. Ne è nata un’antologia fatta di frasi, citazioni, suggestioni, ipotesi di descrizione del concetto di arte, ispirazione e creazione artistica, proiettata sulla facciata di Palazzo Vitelli a Sant’Egidio.

Visibili in rotazione continua, dal tramonto fino alle prime ore della notte, i testi saranno liberamente fruibili dai passanti del centro storico di Città di Castello. In una stagione di grande fragilità per l’arte e le istituzioni culturali, la raccolta di frasi e pensieri sull’arte si propone come un’iniziativa dal valore simbolico: dopo una fase contraddistinta da una lunga stagione di chiusure, cancellazioni e rinvii, proviamo a ripartire dalle definizioni.




punto di partenza:
Libreria Paci-La Tifernate

4 Luglio

16:30
Età consigliata: 0-100 anni

Selvaggi in città

Un omaggio a Maurice Sendak


Nel paese dei mostri selvaggi (1963) di Maurice Sendak è uno dei pilastri della letteratura mondiale per bambini e bambine. Narra le avventure di Max che, dopo che sua madre lo accusa di essere un “selvaggio”, viene spedito in castigo in camera. Ed è proprio da lì che Max intraprende un lungo viaggio immaginario che lo porterà in una terra lontana, popolata da mostri minacciosi e selvaggi, che cercherà di conquistare.

In omaggio a Maurice Sendak e al suo capolavoro senza tempo, CaLibro Festival indice una vera e propria caccia ai Mostri selvaggi per le vie del centro storico di Città di Castello… con la speranza che selvaggi sapranno esserlo anche i bambini e le bambine del futuro!

Regolamento

– La caccia ai Mostri selvaggi partirà dalla Libreria Paci – La Tifernate, dopo la lettura del libro.

– Vai alla ricerca dei Mostri selvaggi nascosti tra vicoli e piazze del centro, seguendo le indicazioni sulla mappa.

– Una volta trovato il Mostro selvaggio, raccogli il segnalibro che troverai vicino a lui, e parti alla caccia del Mostro successivo.

– Quando avrai trovato tutti e sette i Mostri selvaggi, Max ti aspetterà nei pressi del supermercato Coop di Città di Castello, per fare merenda insieme a lui!

Con la collaborazione di Sezione Soci Coop Centro Italia – Alta Valle del Tevere

e Libreria Paci-La Tifernate

Nel paese dei mostri selvaggi, storia e illustrazioni di Maurice Sendak, è pubblicato da Adelphi editore, traduzione di Lisa Topi


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Molini Brighigna
parcheggio di via Scipione Lapi; Via delle Terme

2-4 Luglio

Parole di pietra

Murali poetici: inaugurazione di un’iniziativa permanente


La poesia sa come entrare nelle nostre vite, spesso migliorandole. Ma la poesia può entrare anche nella nostra città e nelle sue strade, migliorando anche quelle. Ed è proprio questa l’idea alla base di “Parole di Pietra” l’iniziativa di CaLibro Festival che, a partire dall’edizione 2021, intraprende la realizzazione di alcuni murali poetici in vari punti di Città di Castello per portare nelle strade la bellezza e la densità emotiva della parola poetica, che si offre così ai visitatori e ai passanti come sorprendente incontro urbano.

Le poesie di alcuni poeti contemporanei tracciate dai writers Roberto Del Gaia e Zanga con la collaborazione di altri ragazzi del luogo, entreranno in dialogo con le strade di Città di Castello e con i passanti che potranno leggerle e, se vorranno, farle loro, come solo la migliore poesia permette di fare.

La poesia del primo murale è Ci sono cose che non vanno dette, del poeta marchigiano Adelelmo Ruggieri, dalla raccolta La città lontana (Pequod, 2003). Completa questo lancio dell’iniziativa il murale in collaborazione con Coop sezione soci Alta Valle del Tevere, con la poesia di Gianni Rodari Natura, vattene!

L’evento si dispiegherà non solo nei giorni di CaLibro ma anche successivamente, man mano che avremo a disposizione spazi per la realizzazione di altri murali poetici.

Con la collaborazione di Sezione Soci Coop Centro Italia – Alta Valle del Tevere
Realizzazione dei murales a cura di Roberto Del Gaia e Zanga




Parcheggio sotterraneo di via Luca della Robbia, di fronte al Centro commerciale Le Fonti

3 luglio

dalle ore 18 alle ore 24

I mormorii

Fra le presenze sonore di Pedro Páramo


Pedro Páramo (1955), del messicano Juan Rulfo, è uno dei romanzi più importanti della letteratura di tutti i tempi e, fra le altre cose, il capostipite di movimenti quali il Realismo magico. È il racconto di Juan Preciado che, dopo averlo promesso alla madre morente, torna nel villaggio di Comala alla ricerca del padre, che li aveva abbandonati. Ma abbandonato è anche il villaggio: restano solo le voci e gli spiriti dei suoi abitanti ormai scomparsi. Perché Pedro Páramo è questo: una storia di presenze del passato, di voci e sussurri, di vivi e di morti che convivono in uno spaesante presente.

Ma Pedro Páramo, che il suo autore avrebbe voluto intitolare I mormorii, è anche un mondo sonoro, perché è soprattutto attraverso l’evocazione di suoni sfuggenti e voci lontane che Juan Rulfo costruisce le atmosfere che rendono questo romanzo così felicemente destabilizzante. È proprio concentrandosi su questa dimensione sonora del libro che, in una produzione originale per CaLibro Festival, l’installazione sonora I mormorii immerge i visitatori nel mondo di Pedro Páramo e condivide con loro la scoperta al cuore di questo romanzo: che lo spaesamento può essere una benedizione.

Installazione sonora di Michele Mandrelli
Progetto grafico di Raffaello Chiarioni

Pedro Páramo, di Juan Rulfo, è pubblicato da Einaudi editore, traduzione di Paolo Collo


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Chiostro del Museo Diocesano

2 luglio

ore 18:30
Evento con posti limitati, possibilità di prenotarsi scrivendo a ilfondino@gmail.com

Erba matta

Incontro con Laura Bosio. Con Antonio Riccardi.


Erba Matta (Aboca edizioni, 2020), di Laura Bosio, è un romanzo che ci accompagna alla scoperta degli anni di formazione di una ragazza all’inizio della quarta ginnasio, quando “fuori è tutto sottosopra”, quando all’istruzione non accedono soltanto i figli dell’incremento demografico degli anni Cinquanta e Sessanta ma anche le masse, i giovani professori parlano di Beat Generation e si ascoltano le radio libere. La protagonista è affascinata dal mondo delle erbacce, che si sono fatte largo grazie ai loro modi insinuanti, alla loro adattabilità eccezionale, amiche vegetali spavaldamente anticonformiste, compagne di sopravvivenza, un’esplosione di vita disordinata che scava, invade, libera e vince: natura prepotente che si inurba opponendosi alla nostra prepotenza. A dialogare con Laura Bosio su Erba matta lo scrittore e poeta Antonio Riccardi.

In collaborazione con Aboca edizioni


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Laura Bosio


ha pubblicato tra l’altro: I dimenticati (Feltrinelli 1993, Premio Bagutta Opera prima), Annunciazione (Mondadori 1997, Premio Moravia; nuova ed. Longanesi 2008); Le ali ai piedi (Mondadori 2002), Le stagioni dell’acqua (Longanesi 2007, Finalista Premio Strega), D’amore e di ragione. Donne e spiritualità (Laterza 2012), La casa degli uccelli (con Bruno Nacci, Guanda 2020). Dal 2015 è responsabile della Scuola di italiano per migranti Penny Wirton Milano. Su questa esperienza ha scritto Una scuola senza muri (Enrico Damiani Editore, 2019). Erba matta (Aboca edizioni, 2020) è il suo ultimo libro.

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Antonio Riccardi


è un poeta, scrittore e critico letterario. Per le sue opere ha ricevuto, tra gli altri, il Premio Dessì, il Premio Brancati, il Premio Mondello e il Premio LericiPea. È stato direttore letterario della Mondadori. Da gennaio 2017 è direttore editoriale di SEM.