COPENHAGEN

2 days / 15 talks
Awesome and great blog

January 25-27
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Parco di Villa Montesca – La Limonaia

29 settembre

ore 23:00

KHALAB
Con Fresco e novenove



Dalle tribù ancestrali alle profondità cosmiche, dalla giungla alle megalopoli, dall’inconscio più remoto alla proiezione dell’Africa futura, fra psiche e cosmo, fra deserto e navicelle spaziali: sono questi i territori musicali esplorati da Khalab, ospite di CaLibro Africa Festival per un imperdibile DJ-set.

Raffaele Costantino, in arte Khalab, è un musicista, DJ, produttore e conduttore radiofonico. Conduce MusicalBox ogni sera su Radio 2. Con il suo alter ego Khalab sperimenta nuovi incroci tra musica elettronica e tradizione africana. Il suo ultimo e acclamato lavoro è Layers (Hyperjazz, 2023). Fra le altre cose, ha collaborato con un collettivo di musicisti maliani del un campo di rifugiati M’berra, in Mauritania – esperienza da cui è nato un disco per Real World, M’berra –, e fatto ricerca nell’archivio sonoro coloniale del Royal Museum For Central Africa di Bruxelles. E ora Layers rappresenta il culmine di un viaggio cominciato con la sintesi di ritmi ancestrali e sperimentazione elettronica e che lo ha portato, in questo suo nuovo album, a rendere omaggio agli incontri che facciamo e alle persone che costellano il nostro cammino: ovvero agli strati che, di volta in volta, aggiungiamo alle trame colorate e intricate delle nostre vite.

A CaLibro Africa Festival affiancano Khalab i DJ Fresco e novenove.

Fino a venerdì 29 potrai usufruire dell’offerta CaLibro Africa Festival ed acquistare ticket consumazioni nelle combinazioni “DUE BEVUTE” o “BEVUTA PIÙ PIZZETTA” a soli €10 presso il bar La Caina.Per maggiori info +39 329 047 5224 


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Teatro degli Illuminati

29 settembre

ore 21:00

Damon Galgut

Con Ludovica Lugli, e con Simone Nocchi (pianoforte) e Andrea Biagini (flauto)

Damon Galgut è uno scrittore sudafricano e, con La promessa, il vincitore del Booker Prize, il premio più importante per la letteratura anglofona. È, semplicemente, uno degli scrittori più importanti, interessanti e riconosciuti del panorama letterario globale. A CaLibro Africa Festival verrà intervistato sulle sue opere dalla giornalista del Post Ludovica Lugli, e offrirà un reading accompagnato dai musicisti locali Simone Nocchi e Andrea Biagini, dell’Ensemble Suono Giallo: sentiremo dalla voce dell’autore alcuni passaggi da La promessa, un dramma epico che si dispiega al ritmo dell’incessante marcia della storia nazionale del Sudafrica, fra risentimento, rinnovamento e infine speranza.


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Damon Galgut

nato a Pretoria nel 1963, è tra gli scrittori di maggior successo della generazione letteraria sudafricana post-apartheid. Il suo esordio letterario avviene a soli 17 anni con il romanzo A Sinless Season (1984) seguito da una raccolta di racconti intitolata Small Circle of Beings (1988) e dai romanzi The Beautiful Screaming of Pigs (1991) e The Quarry (1995) dal quale sono stati tratti due film. Le Edizioni E/O hanno pubblicato In una stanza sconosciuta (2011), selezionato per il Man Booker Prize, Estate artica (2014), La promessa (2021), vincitore del Booker Prize, Il buon dottore (2022), che ha vinto il Commonwealth Writers Prize per l’Africa ed è stato selezionato per il Man Booker Prize, e L’impostore (2023). È membro straniero onorario dell’American Academy of Arts and Letters. Vive a Città del Capo, in Sudafrica.

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Ludovica Lugli

è nata a Modena nel 1991. È una giornalista del Post e, insieme a Giulia Pilotti, l’autrice del podcast sul mondo dei libri Comodino.

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Simone Nocchi

pianista, si è formato con Andrea Pestalozza e presso la scuola di musica di Fiesole con il Trio di Trieste e Maureen Jones. Collabora stabilmente come professore d’orchestra con l’Orchestra Haydn di Bolzano. Con l’Ensemble Suono Giallo ha collaborato con alcuni dei principali compositori della scena musicale internazionale. Svolge un’intensa attività concertistica in Italia e all’estero per istituzioni e festival.

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Andrea Biagini

flautista, si dedica principalmente alla musica nuova sia in veste di solista che in formazioni cameristiche. È un membro dell’Ensemble Suono Giallo. Salvatore Sciarrino ha scritto per lui “Fogli per giovani fauni” per flauto solo. È esecutore di numerose prime assolute di alcuni dei principali compositori contemporanei. Porta avanti una densa attività concertistica internazionale ed è membro del collettivo musicale Opificio Sonoro.


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Biblioteca Carducci

29 settembre

ore 18:00

The Passenger: Nigeria

Con Cheluchi Onyemelukwe-Onuobia e Chiara Piaggio

Ogni numero di The Passenger, rivista della casa editrice Iperborea, è una raccolta di inchieste, reportage letterari e saggi narrativi che formano il ritratto della vita contemporanea di un luogo e dei suoi abitanti, attraverso la testimonianza di scrittori, giornalisti ed esperti locali e internazionali. Uno dei numeri più interessanti è dedicato alla Nigeria, e a CaLibro Africa Festival ne parlano due delle protagoniste: Chiara Piaggio e Cheluchi Onyemelukwe-Onuobia. Si confronteranno su un paese che, fin dalla sua indipendenza dal Regno Unito nel 1960, è vissuto in uno stato di crisi permanente, ma che allo stesso tempo sa esprimere un dinamismo raro e una sorprendente inventiva: nessun altro paese del continente africano è permeato dalla stessa vivacità, a partire dal rifiuto di sempre più giovani di voltarsi dall’altra parte davanti all’ingiustizia e alla violenza.


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Cheluchi Onyemelukwe-Onuobia

è scrittrice, docente universitaria e avvocata. Insegna diritto alla Babcock University ed è direttrice del Centre for Health Ethics Law and Development, un’organizzazione non governativa senza scopo di lucro che si occupa di promuovere il diritto alla salute in vari paesi dell’Africa. È managing partner di Health Ethics and Law Consulting, una società nigeriana di consulenza legale e politica sanitaria. Con il suo primo romanzo, Due vite, due donne (E/O 2022), tradotto in diverse lingue, ha vinto il Nigeria Prize for Literature affermandosi come uno dei più brillanti talenti letterari del suo paese. Vive tra la Nigeria e il Canada.

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Chiara Piaggio

laureata in Filosofia e specializzata in Antropologia, si occupa da circa vent’anni di sviluppo e di cultura africana contemporanea. Ha compiuto numerose missioni in sedici Paesi africani, per conto di UniCredit Foundation, Pierri Philanthropy Advisory e altri. Collabora con alcune testate tra cui “MicroMega” e “The Passenger”. Organizza incontri e dibattiti (tra gli altri, per il Ministero degli Affari Esteri e per il Festival del Cinema Africano, d’Asia e America Latina). Per Feltrinelli ha curato l’antologia Africana con Igiaba Scego. In Francia ha collaborato con Gallimard e con il Louvre.


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Nuovo Cinema Castello

29 settembre

ore 10:30

Kasala!
Un film di Ema Edosio

Introduzione di Alessandro Jedlowski


Nella Nigeria dei nostri giorni, uno scalmanato adolescente prende in prestito l’auto di un suo zio molto severo e va a fare un giro con alcuni amici. Ma le cose si mettono male: i ragazzi hanno un incidente. Avranno solo cinque ore per raccogliere i fondi necessari per riparare il veicolo prima che lo zio torni dal lavoro. Con Kasala!, Ema Edosio ci regala una rocambolesca commedia che, attraverso gli occhi dei suoi protagonisti, ci porta fra le strade di una Nigeria vitale e divertente


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Ema Edosio

è una regista e produttrice nigeriana. Ha studiato cinematografia digitale alla New York Film Academy (NYFA) e cinema al Motion Pictures Institute of Michigan, negli Stati Uniti. Ha prodotto molti film, fra i quali Joy Ride e Ochuko, oltre a dirigere Otiti (2022), AMCOP: Faults & Blames (2019) e Kasala! (2018).
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Alessandro Jedlowski

è un antropologo dei media, attualmente professore associato di Studi africani presso Sciences Po Bordeaux. Le sue ricerche si sono concentrate principalmente sulle culture visuali contemporanee africane. Collabora regolarmente con festival cinematografici in Francia, Italia e Nigeria e con riviste scientifiche e divulgative internazionali e italiane (The Journal of African Cultural Studies, African Studies Review, Lo Straniero, Gli Asini, The Conversation e altre).

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Biblioteca Carducci

29 settembre

ore 16:00

Africana
Raccontare il continente al di là degli stereotipi

Con Igiaba Scego e Chiara Piaggio


L’antologia Africana, curata da Igiaba Scego e Chiara Piaggio per Feltrinelli, è un prezioso strumento per capire quanto l’Africa non vada coniugata al singolare, ma al plurale, e al di là di ogni stereotipo. Africana aprirà le porte ai lettori – sia a quelli che già sono appassionati delle letterature del continente sia a quelli che ne sono completamente a digiuno – delle tante Afriche dentro l’Africa. Un continente moderno, giovane e creativo come pochi, e un continente dove la letteratura scorre come un fiume in piena e si smarca da sguardi stereotipati e da etichette consegnate dall’esterno, per raccontarsi qui in prima persona. A raccontare questa antologia al pubblico di CaLibro Africa Festival saranno le due curatrici.


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Igiaba Scego

è nata a Roma nel 1974. Collabora con La Lettura – Corriere della Sera e Internazionale. Tra i suoi libri: Pecore nere, scritto insieme a Gabriella Kuruvilla, Laila Wadia e Ingy Mubiayi (Laterza 2005); Oltre Babilonia (Donzelli 2008); La mia casa è dove sono (Rizzoli 2010, Premio Mondello 2011), Roma negata (con Rino Bianchi, Ediesse 2014), La linea del colore (Bompiani 2020, Premio Napoli), Figli dello stesso cielo (Piemme 2021), Cassandra a Mogadiscio (Bompiani 2023, candidato al Premio Strega) e l’antologia Africana. Raccontare il continente al di là degli stereotipi, curato insieme a Chiara Piaggio (Feltrinelli 2021). Le sue opere sono tradotte in molte lingue.

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Chiara Piaggio

laureata in Filosofia e specializzata in Antropologia, si occupa da circa vent’anni di sviluppo e di cultura africana contemporanea. Ha compiuto numerose missioni in sedici Paesi africani, per conto di UniCredit Foundation, Pierri Philanthropy Advisory e altri. Collabora con alcune testate tra cui “MicroMega” e “The Passenger”. Organizza incontri e dibattiti (tra gli altri, per il Ministero degli Affari Esteri e per il Festival del Cinema Africano, d’Asia e America Latina). Per Feltrinelli ha curato l’antologia Africana con Igiaba Scego. In Francia ha collaborato con Gallimard e con il Louvre.