Cheluchi Onyemelukwe-Onuobia Con Lara Ricci

Giardino della Pinacoteca

1 ottobre

ore 18:00
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Cheluchi Onyemelukwe-Onuobia
Con Lara Ricci


Nigeria, 2011. Due donne si trovano prigioniere di una banda di sequestratori per una settimana e, durante la drammatica attesa, si raccontano la storia della loro vita, scoprendo una convergenza inverosimile quanto sconvolgente. Pulsante di vitalità e umanità, l’esordio di Cheluchi Onyemelukwe-Onuobia, Due vite, due donne (finalista al Nigeria Prize for Literature e allo Scotiabank Giller Prize) è ambientato in quattro decenni di vibrante storia nigeriana e celebra la resilienza delle donne mentre trasformano quello che continua a rimanere un mondo di uomini. Di questo romanzo e di tanto altro, a CaLibro Africa Festival l’autrice converserà con Lara Ricci, che di letterature africane è appassionata critica e divulgatrice.


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Cheluchi Onyemelukwe-Onubia

è scrittrice, docente universitaria e avvocata. Insegna diritto alla Babcock University ed è direttrice del Centre for Health Ethics Law and Development, un’organizzazione non governativa senza scopo di lucro che si occupa di promuovere il diritto alla salute in vari paesi dell’Africa. È managing partner di Health Ethics and Law Consulting, una società nigeriana di consulenza legale e politica sanitaria. Con il suo primo romanzo, Due vite, due donne (E/O 2022), tradotto in diverse lingue, ha vinto il Nigeria Prize for Literature affermandosi come uno dei più brillanti talenti letterari del suo paese. Vive tra la Nigeria e il Canada.

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Lara Ricci

italocanadese, è curatrice delle pagine di letteratura e poesia di «Domenica», l’inserto culturale del Sole 24 Ore. Si occupa principalmente di letteratura e poesia – con particolare attenzione agli autori africani e della diaspora o provenienti dai popoli indigeni (dai Sami ai San) – ma anche di molti altri argomenti tra cui neuroscienze, genetica, fisica, antropologia, ambiente, diritti umani. Insegna giornalismo all’università di Losanna e ha vinto il Premio Voltolino per la divulgazione scientifica nel 2004 e altri riconoscimenti giornalistici o letterari, come il Premio nazionale di poesia Maria Cumani Quasimodo.