Ridotto Teatro

8 aprile

ore 16:30

Ce n’est qu’une revue, continuons le combat! Fight-specific: attraverso il tempo fra arte e rivoluzione

A cura di Edicola 518, con Antonio Brizioli, esposizione di poster realizzati dagli studenti dell’ISIA di Urbino


Arte e rivoluzione sono parole che spesso hanno camminato insieme. E la carta è stata sovente il luogo privilegiato di questo incontro.

Cartoni, disegni, caricature, serigrafie, copertine, volantini, slogan, libelli, manifesti. Una produzione vastissima che ha vissuto una particolare fioritura proprio nei momenti storici di passaggio, mobilitazione, ripensamento della società e sogno collettivo. La Rivoluzione francese, la Comune di Parigi, il periodo fra le due Guerre mondiali e il Sessantotto nelle sue varie declinazioni sono solo alcuni dei contesti storici in cui gli artisti sono usciti dagli atelier per far fronte con i propri linguaggi e le proprie tecniche alle sfide dei tempi. Produzioni immediate e mosse da necessità pratiche: come i cartoni realizzati da Jaques-Louis David su commissione del Comitato di salute pubblica per screditare i nemici inglesi al tempo della Rivoluzione francese; la cartolina “Aidez l’Espagne” con cui Mirò ha raccolto fondi per la Resistenza antifranchista nella guerra civile spagnola; le serigrafie realizzate da Atelier Populaire a supporto delle manifestazioni del Maggio Sessantotto a Parigi, o ancora le memorabili copertine della rivista “Black Panther” con cui Emory Douglas ha dato forme accattivanti e popolari alle rivendicazioni dei neri d’America. “Fight-specific” è un termine coniato dall’artista lussemburghese Bert Theis per attraversare questa produzione all’incrocio fra arte e rivoluzione con una chiave di lettura aperta, che inciti alla ricerca senza imporre inutili forzature. Alla scoperta di un’arte non solo specifica al proprio luogo e al proprio tempo, ma anche e soprattutto alle proprie lotte.

Con un’esposizione estemporanea di poster realizzati dagli studenti di “Progettazione grafica” del prof. Mauro Bubbico al biennio di “Comunicazione, design ed editoria” dell’ISIA di Urbino: Giulia Bacchetta Francalanci, Deepa Mary Parapatt, Jacopo Undari, Marco Crivellaro e Lorenzo Boero.


https://www.calibrofestival.com/wp-content/uploads/2018/03/antonio-brizoli.jpg

Antonio Brizoli

Antonio Brizoli (1989) è fondatore del progetto artistico/editoriale Emergenze e ideatore del bookshop perugino Edicola 518, di cui cura la selezione libraria e la programmazione culturale. Nel tempo residuo concesso da queste attività, porta avanti una ricerca a lungo termine sui punti d’incontro fra arte e rivoluzione, sulla scorta del concetto di fight-specificity ideato dal suo maestro Bert Theis. A questo tema di ricerca ha dedicato due tesi di laurea e diverse pubblicazioni.
Edicola 518 è un bookshop di quattro metri quadrati ricavato sulle spoglie di un giornalaio storico della città di Perugia. Acquistando regolarmente questo chioschetto di fronte alla chiesa del patrono cittadino Ercolano, gli artisti di Emergenze hanno chiuso il ciclo della loro produzione editoriale: ideando, progettando, realizzando, stampando e distribuendo la propria rivista e i libri di Emergenze Publishing in maniera diretta. A fianco delle autopubblicazioni, Edicola 518 propone una selezione unica in Italia di libri d’arte e magazine internazionali, con una particolare attenzione ad arte, design, architettura, moda, anarchia, politica, filosofia e viaggio. Edicola 518 non è un semplice bookshop, è una finestra per comunicare col mondo e diffondere la propria idea di società. Anche per questo, nei mesi caldi vengono organizzati dibattiti a cielo aperto e nello spazio pubblico, con grande partecipazione e circolazione di idee. Nel primo anno di attività sono stati ospitati fra gli altri: il giornalista Giulietto Chiesa, lo psichiatra anarchico Piero Cipriano, il direttore di “A Rivista Anarchica” Paolo Finzi, il cantautore Pierpaolo Capovilla, i calligrafi James Clough e Luca Barcellona, gli attori Ilaria Drago e Marcello Sambati, il preside anarchico Francesco Codello, il più grande regista di genere italiano Sergio Martino. Inoltre il progetto propone punti vendita temporanei all’interno delle più importanti fiere d’arte e editoria indipendente italiane (Artefiera a Bologna, FLAT a Torino), organizza serate di presentazione e diffusione dei propri concetti in vari territori.