Nel 2018 cade il cinquantenario dalla pubblicazione del volume Dialogo che raccoglie, in una sorta di conversazione amorosa, poesie di Giuseppe Ungaretti e Bruna Bianco. Il libro, uscito in sole cento copie per festeggiare gli 80 anni del poeta, era arricchito (dagli esemplari 1 al 60) da una combustione di Alberto Burri. Questa occasione di nuovo incontro tra protagonisti del Novecento, in un luogo suggestivo e importante come il museo Burri agli ex Seccatoi, è stata offerta dalla pubblicazione di una raccolta di lettere che Giuseppe Ungaretti scrisse all’amatissima Bruna Bianco, ultima compagna del poeta, poetessa lei stessa e personaggio eclettico di vasta cultura. Le lettere (raccolte e pubblicate da Mondadori nel volume Lettere a Bruna, curato da Silvio Ramat) sono quasi quattrocento e vanno dal settembre 1966 all’aprile 1969. L’incontro si svolgerà in due momenti. In un percorso itinerante attraverso le sale del padiglione della grafica, Maurizio Perugini e Giorgia Renghi daranno lettura di alcune poesie da Dialogo e di una selezione di lettere dall’epistolario. Il secondo momento sarà l’incontro vero e proprio con la destinataria e protagonista indiscussa delle missive. Bruna Bianco ci parlerà dell’uomo poeta e di questa incredibile storia d’amore, fuori dagli schemi, che la segnerà per sempre. Un amore (in una lettera Ungaretti lo definirà “smisurata demenza”) che apre all’antico poeta una nuova stagione di creatività e a Bruna un tracciato di insegnamento per la vita che la poetessa continua a seguire ancora oggi.
Essendo il messaggio e l’insegnamento, di cui la nostra ospite si fa tramite, destinato soprattutto ai giovani, la mattina Bruna Bianco incontrerà i ragazzi del liceo statale Plinio il Giovane di Città di Castello. Gli stessi ragazzi interverranno poi durante l’evento pomeridiano. A corredo dell’incontro nella saletta cinema del museo sarà proiettato un video, appositamente realizzato per l’evento, in cui si mette in relazione l’opera poetica di Ungaretti e l’opera pittorica e scultorea di Alberto Burri, un piccolo omaggio a due mostri sacri del secolo passato profondamente legati da una sincera stima reciproca (in ben ventitrè lettere, di quelle presenti nella raccolta, si fa riferimento ad Alberto Burri che Ungaretti definisce “il più grande artista vivente assieme a Picasso”).